La perla della Laguna.
La città-isola di Burano conta circa 7000 abitanti, la più affollata tra le isole della laguna nord.
Da sempre borgo di pescatori, anche se oggi la prima fonte di reddito proviene dal turismo.
L’isola è anche famosa in tutto il mondo per l’arte del merletto.
La bellezza e l’armonia dei suoi colori, il calore che irradiano le sue calli in tutte le stagioni, la semplicità e l’accoglienza degli abitanti, danno a Burano un fascino difficile da descrivere.
Solo chi ci è stato, magari fermandosi un paio di giorni, può capire la magia di Burano.
Tra le tante cose che colpiscono qui, ci sono per esempio la meraviglia di vedere uscire di casa bambini piccoli che, soli, attraversano l’isola per andare a giocare coi loro amichetti, oppure stupirsi di fronte all’onestà dei negozianti che offrono le loro merci ai prezzi d’un discount di provincia.
Qui il cliente turista non è una cosa da spremere, ma è visto come un contatto con il resto del mondo.
A Burano l’onore e il piacere di ricevere visite sono sinceri e spontanei, testimonianza della commovente dimensione in cui è immersa quest’isola, così affamata di collegamenti con l’umanità.
Burano. Navigazione e ormeggi
Burano è circumnavigabile con alcune limitazioni per le barche a vela: il ponte di Mazzorbo e un paio di punti con fondali inferiori ai due metri.
Nel lato N il canale di Burano largo e profondo (min 4 mt), prosegue per NW verso Mazzorbo e Torcello (c. Borgognoni).
Verso N si diparte il canale Sant’Antonio, che lambisce il lato est di Torcello e si inoltra nell’ampia distesa d’acqua che è la palude della Centrega.
I fondali minimi di 1,5 mt si trovano nell’angolo NE dell’isola è facile toccare nell’immissione nel canale di Burano. Gargantua che pesca 210 cm passa a pelo già a medio mare, per cui calcolo che con bassa marea di sigizie siamo sui 150 cm (la carta riporta valori intorno ai 2 metri).
Già con bassa marea di quadratura non sono sicuro di passare. In questo caso ci sono due alternative: con basse maree di quadratura o comunque fino a –10 cm sul medio mare è possibile navigare verso S, utilizzando la via per San Francesco e poi puntare ad E per il Crevan. Con basse maree più marcate la via più sicura è il canale Scomenzera, prestando molta attenzione dall’angolo SW di Burano fino all’immissione nel canale suddetto, tenendosi nel lato di Mazzorbo in cui ho riscontrato maggiori profondità.
Intorno a Burano gli unici ormeggi per barche da diporto sono nella riva E di Mazzorbo, a S del ponte. Qui possono ormeggiare barche con pescaggio ridotto ma non so esattamente quali siano le profondità. Gli ormeggi sono dati in concessione e sono normalmente utilizzati dalle house boats in date locazione, delle flotte di Chioggia e porto Levante.
Con la barca a vela ci sono varie possibilità.
à Lato W di Mazzorbo, nel canale che la separa da Mazzorbetto, circa 1,6 mt all’inizio poi profondità maggiori.
à NE di Burano, il canale che sta a W della darsena peschereccia. Profondità all’imboccatura del canale di oltre 2 mt, poi cala rapidamente.
à Lato SE. All’altezza del campanile. Ormeggi in concessione ai pubblici esercizi per cui prima delle 9 di mattina vanno liberati.
à Lato SW. E’ possibile ormeggiare dopo la darsena e il piccolo parco, all’altezza del baldacchino.
Mazzorbo è collegata a Burano tramite un ponte di legno.
Quasi ignorata dalle orde di turisti mordi e fuggi, che credono questo lembo di terra rettangolare sia una propaggine di Burano, era chiamata un tempo Maiurbium (= città maggiore).
Grande centro commerciale in età romana e nella prima fase della Serenissima, quand’era un’importante centro economico amministrativo ed ecclesiastico, insieme alla vicina Torcello.
Mazzorbo aveva ben 5 parrocchie e 5 monasteri, con strutture per l’istruzione dei figli dei nobili, che quì arrivavano da tutto il Veneto.
Oggi conta circa trecento abitanti, alcuni dei quali residenti nei complessi abitativi costruiti di recente nella parte SE dell’isola.
I borghi si sviluppano nella parte settentrionale, lungo i canali che circondano l’isola a oriente e occidente. La chiesa di santa Caterina del XIV° secolo, e il giardino si trovano nell’angolo nord occidentale.
Il campanile della Chiesa ospita la più antica campana della laguna, datata 1318.
Il resto dell’isola è coltivato ad orti, alcuni dei quali possono essere visitati.
Raggiungere e accostare a Mazzorbo non presenta particolari problemi, è possibile ormeggiare una barca a vela nel lato W di Mazzorbo, lungo il canale che la separa da Mazzorbetto, profondità di circa 1,6 mt all’inizio, poi profondità maggiori.
Nel lato orientale ci sono ormeggi in concessione alle flotte di house boats date in locazione, la profondità in questo caso è sul metro e mezzo.
La visita alle due isole richiede almeno una giornata, e due giorni non sono certo troppi….
Purtroppo l’ormeggio per le barche a vela non è sempre semplice, date le profondità che circondano le isole e riducono le possibilità di approdo con la bassa marea.
Sarà però sufficiente spostarsi una volta al giorno, da un punto all’altro delle isole, seguendo il ritmo delle maree…
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COLLEGAMENTI ESTERNI.
http://www.isoladiburano.it/