Dotato di una tazza simile a quello usato nelle case, offre la possibilità di fare i propri bisogni in navigazione.
Non va usato in porto e neanche in rada, per quanto possibile; il gabinetto della barca si usa solamente quando non ci sono altre possibilità, cioè quando è indispensabile.
Anche se la barca è dotata di raccolta delle acque nere non vedo il motivo di imbarcare della cacca se ci sono i comodi e igienici servizi del marina a disposizione.
I maschietti, volendo, possono fare la pipì in navigazione come il sottoscritto, fuoribordo e sottovento (è autorizzato a farla sopravento solo chi ha doppiato Capo Horn).
Prendiamo in esame il WC marino classico, quello manuale con scarico diretto in mare, presente sulla maggior delle barche a vela.
Nella prima parte del suo utilizzo ha come unica differenza rispetto a casa che è consigliato anche ai maschietti adulti stare seduti anziché in piedi, per evitare che gli schizzi di pipì rimbalzino sulla tazza, più bassa rispetto ai bagni delle case.
Per il resto, dopo aver controllato che le due valvole (la più grossa di scarico e l’altra di carico) e la finestra siano aperte, possiamo sederci comodi e fare i nostri -si spera quotidiani- bisogni.
Fatto? A questo punto è ora di pulirsi e di buttare la carta igienica, che si può gettare nella tazza in quantità limitata (5 strappi o giù di lì). Tutto il resto, comprese carta cucina, tovaglioli e fazzoletti di carta vanno gettati nel cestino; in quella utile pattumiera che abbiamo installato nel bagno della nostra barca.
È il momento di lavare e scaricare!
Anche se le manovre da fare sono poche e semplici noto che la maggior parte delle persone nuove a questo strumento ha grosse difficoltà a usare la diabolica pompa, ma noto contemporaneamente che tutti vengono irresistibilmente attratti e affascinati dal cesso della barca.
Proviamo allora a spiegare agli utenti novelli ciò che devono sapere.
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Il WC è dotato di una pompa idraulica a stantuffo, tipo quelle delle biciclette; si utilizza proprio come queste, con una mano e senza sforzo.
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Dietro alla maniglia per pompare (fatta come la maniglia delle pompe da bici) c’è una levetta: questa aziona la valvola di carico e scarico, chiamata valvola di carico e scarico (la ripetizione è voluta) o valvola di scarico e carico, la quale:
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in posizione Carico (levetta a sinistra, vedi disegno): la pompa carica acqua di mare e scarica l’acqua sporca della tazza; e
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in posizione Scarico (levetta a destra): la pompa scarica l’acqua della tazza.
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La levetta aziona la valvola di carico e scarico, repetita iuvant …..
La sequenza per lasciare il WC pulito è questa:
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Mettere la valvola su scarico e pompare almeno 5 volte,
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mettere la leva su carico e pompare 10 volte,
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pompare con la leva su scarico 5 volte (fino a vuotare la tazza) e lasciare la leva in questa posizione.
Infine vorrei dare, a chi sa già come usarlo e magari si è fatto due risate leggendo l’articolo, qualche consiglio sulla manutenzione del proprio WC nautico.
Per avere un gabinetto sempre efficiente sono necessarie poche ma indispensabili cure.
Il nemico primo è il calcare, che va combattuto versando aceto nella tazza quando si prevede di non usare la barca per qualche tempo. È buona cosa dare qualche pompata per riempire anche la pompa e i tubi di aceto, un efficace anticalcare ecologico ed economico.
Una volta l’anno almeno, smontare la pompa per togliere le incrostazioni residue di calcare e lubrificare tutte le gomme interne con olio di vaselina.
Dopo avere fatto circolare una sufficiente quantità di acqua per togliere tutti i residui dalla pompa, vanno tolte le viti (6, nel Jabsco in foto) che tengono in sede la testa della pompa e il gioco e fatto. Va solo prestata attenzione alla posizione della guarnizione al momento dello smontaggio.
Difficile? Direi di no. Con qualche semplice accorgimento il vostro WC lavorerà sempre bene e senza sorprese.
Marino Coltro, ottobre 2015.
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