Elementi caratteristici della Laguna
La laguna è un ambiente di transizione. Essa è racchiusa tra la terra ed il mare, che ne determinano la sua estensione e le sue caratteristiche tramite gli scambi che avvengono con fiumi e canali che mettono in comunicazione i tre ambienti.
Si dice che il fascino di una laguna è che essa non è mai uguale a dieci minuti prima infatti tutti i parametri fisici, chimici e biologici variano continuamente nel tempo e nello spazio.
La salinità della Laguna è estremamente variabile a seconda della zona considerata, dalle maree e dalle precipitazioni (che convogliano, tramite i fiumi immissari, quantità di acqua dolce).
La salinità è minima nelle zone più interne ed aumenta verso le bocche di porto. I valori di sale disciolto nell’acqua di laguna varia tra il 5 ed il 33 per mille (valore medio del Mar Mediterraneo: 36 permille).
Altrettanto variabili nel tempo e nello spazio sono tutti gli altri parametri ambientali, come la temperatura, l’umidità, la torbidità, la concentrazione di ossigeno disciolto, di nutrienti (organici e minerali) ed inquinanti. Ad ogni ciclo di marea le zone più elevate restano all’aria per un tempo minore rispetto ai bassifondi, mentre altre aree vengono inondate solo durante le alte maree di sigizie (circa due volte al mese), altre solo eccezionalmente (alte maree eccezionali). Solo alcune isole sono perennemente emerse.
Di conseguenza le specie animali e vegetali che si adattano vivere in laguna devono sopportare cambiamenti ambientali a volte estremi.
Il sistema suolo.
Le isole
Le isole sono i territori più elevati rispetto al l.m.m, mai sommersi dalle maree.
Le isole della Laguna Veneta si dividono in naturali e artificiali.
Quelle naturali, come s’è detto, possono avere origine fluviale, sia per l’accumulo di detriti che per l’arretramento della foce primordiale.
Le isole artificiali sono state costruite dall’uomo a scopo di difesa (fortini e ottagoni), o in conseguenza dell’accumulo di detriti provenienti dallo scavo dei canali di navigazione. Le casse di colmata che giacciono a sud della porto industriale di Marghera sono nate con l’accumulo, negli anni ’60, dei fanghi accumulati con lo scavo del canale dei Petroli. Nell’area attualmente occupata dalle casse, c’erano in precedenza barene.
La maggior parte delle piccole isole disseminate in laguna sono ormai disabitate, se non completamente scomparse. Certamente irriconoscibili nei documenti dell’epoca della Serenissima, che aveva eretto edifici destinati alle funzioni preposte: militare, sanitaria o conventuale.
Alcune isole sono rimaste per anni in mano a vandali o bande dedite a pratiche illegali come il contrabbando, su altre è pericoloso lo sbarco a causa di grosse pantegane che ne hanno preso possesso.
Poche, ad eccezione delle isole famose e turistiche sono le isole conosciute, frequentate e valorizzate come meritano. Scopo di quest’opera è anche far conoscere e scoprire alcune splendide isole pressoché sconosciute al turismo e forse agli stessi abitanti della laguna.
La seguente tabella riporta la superficie delle isole della Laguna Veneta, da N a S. (non sono riportati i cordoni litoranei).
Suddivisione dell’area lagunare
ISOLE (residenti[1]) SUPERFICIE
Da Nord a Sud
Sacca Sessola 156.374
Cason Montiron 1.881 La Grazia 38.184
Sant’ Ariano (0) 25.676 Santo Spirito 23.823
La Cura 81.343 San Clernente (1) 67.915
Santa Cristina 136.229 San Servolo 48.442
Motta dei Cunicci 4.547 San Lazzaro degli Armeni (22) 32.18
Motta San Lorenzo 4.324 Lazzaretto vecchio 25.799
La Salina 53.456 Colmata B 3.901.008
Motta Sant’Antonio 75 Colmata D-E 7.644.195
San Giuliano 11.029 Campana 5.858
Campalto 29.234 Poveglia 75.134
San Secondo 12.064 Ex Poveglia 5.710
Carbonera 5.867 Fisolo 4.760
Tessera 6.296 Ottagono Abbandonato 3.026
Buel del Lovo 6452 Cason Prime Poste 574
Mazzorbo (374) 517.945 Casone Barenon 1.639
Torcello (25) 441.699 Casone del Cornio Vecchio 1.335
Burano (3267) 210.766 Motta di Valgrande 704
Madonna del Monte 5.722 Motta del Cornio Nuovo: 604
San Giacomo in Palude 12.496 Ottagono Alberoni 2.520
Lazzaretto Nuovo 87.239 Faro Ceppe 2.783
Sant’Erasrno (771) 3.257.361 Ottagono San Pietro 3.326
San Francesco del Deserto (9) 36.832 Motta di Beverara 545
Crevan 3.651 Cason di Valle in Pozzo 773
La Certosa 241.994 Casone Millecampi: 4.135
Le Vignole (69) 692.015 Cason le Tagiae 300
Murano (5000) 1.171.625 Motta Peta di Bo 479
San Michele (11) 159.519 Cason dei Sette Morti 212
Tronchetto 184.281 Motta di Bornbae 431
Venezia 5.165.348 Ottagono di Caroman 2.023
Sant’Elena 335.275 Chioggia 665.341
San Pietro di Castello 62.612 Cantieri 80.657
Sacca Fisola 180.688 Dell’ Unione 68.910
Giudecca 589.056 Del Buon Castello 24.084
San Giorgio Maggiore (11) 99.793 Aleghero 27.006
San Giorgio in Alga 15.113 Tresse 5.226
Borgo San Giovanni 2.361.770
Sant’Angelo della Polvere 5.243
I litorali.
I litorali, o cordoni litoranei, sono costituiti dalla fascia di terreno che contiene la laguna e la separa dal mare. Essi si estendono per una lunghezza di 50 chilometri circa, divisi dalle bocche di porto. I segmenti sono denominati, da N a S: Cavallino, Lido, Pellestrina, Sottomarina.
Questi terreni non sono compresi nell’8% del sistema suolo della laguna.
Il particolare ambiente litoraneo viene suddiviso, dove la larghezza del cordone lo consente, in:
-spiaggia,
-zona dunale,
-bosco litoraneo.
Nel bosco la vegetazione si esprime più liberamente passando in poche decine di metri, dall’habitat estremamente ostile della spiaggia a condizioni proprie della costa mediterranea, con la formazione di boscaglia estremamente ricca di specie erbacee ed arboree.
[1] 2008, fonte Wikipedia
Marino Coltro, 2013